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Start
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Emanuele: Ciao! Eccoci di nuovo insieme per un’altra tappa del nostro viaggio alla scoperta della lingua inglese. Prima di partire, vorrei darti un piccolo consiglio: ascolta l'episodio una prima volta per capire il senso della storia e poi riascoltalo con la trascrizione davanti. Il testo ti aiuterà a capire parole e frasi che ti sono sfuggite durante l’ascolto. Trovi la trascrizione sul sito www.babbel.com/podcasts
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È arrivato il momento di partire! La storia di oggi ci porterà a Nairobi, in Kenya. 
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Sono Emanuele e in questo podcast ti porterò con me in un viaggio virtuale. In ogni episodio ascolteremo insieme un racconto proveniente dal mondo anglofono. Ti darò qualche informazione sul contesto oppure delle piccole dritte sulla lingua, ad esempio su un tema grammaticale. Ma attenzione, questo non è un podcast sulla grammatica! La cosa più importante è che tu ti diverta in compagnia delle nostre storie! 
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Oggi Akiko ci parlerà di un episodio legato alla sua infanzia a Nairobi: si tratta di una storia che ha per protagonista un animale domestico piuttosto insolito… 
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Akiko: Hey. I’m Akiko, and I’m from Nairobi, in Kenya. When I tell people that, they sometimes ask me, “Why is your English so good?” 
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Well, that’s because I have spoken English my whole life! Kenya was a British colony from 1895 to 1963. After Kenya won its independence, the British left, but their language stayed. Today, Kenya has two official languages: English and Swahili. 
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Maybe you didn’t know that about Kenya, but you probably know about our wildlife. 
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We have giraffes, cheetahs, lions, elephants, zebras and crocodiles. 
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Giraffe
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Cheetah
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Lion
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Elephant
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Zebras
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Crocodile
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Everything you can see on a safari. But, we also have more common animals. In fact, most Kenyans have more contact with animals like cows, goats and chickens. 
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For example, at school, I learned the theory behind castrating a bull. Thank God it wasn’t a practical exam! Today, my story is about a different common animal: the chicken. 
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Emanuele: Effettivamente io non ho proprio idea di come si castri un toro e di sicuro non faceva parte del mio programma scolastico… Akiko, invece, mi ha raccontato che in Kenya questi argomenti venivano affrontati in classe durante le ore di “agricoltura”, una materia scolastica che è stata abolita poco dopo la fine del suo percorso di studi. Già in quegli anni la gente di Nairobi non si dedicava quasi più all’allevamento del bestiame, e non aveva quasi più contatti con animali selvatici come leoni, giraffe o cheetahs, i ghepardi. Poi, però, un giorno nella famiglia di Akiko è arrivato un pollo… 
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Akiko: When I was 12 years old, my grandmother (Nyanya in Swahili) gave my family a Christmas gift: a chicken. 
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In many places in Europe, people normally bring a bottle of wine or flowers to dinner, but in Kenya, people sometimes give animals as gifts. 
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My grandmother gave us the chicken to eat, but… my mother, who comes from Japan, didn’t like the idea of killing and eating this animal. That is when my younger brother, Keizo, saw his chance. 
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Keizo
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You see, my father is not an animal lover. We never had pets. Keizo really wanted one, but my father said no. When my mother decided not to eat the chicken, he saw a chance to finally have a pet. 
04:22
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He immediately fell in love with the chicken, and named him Pii-chan. In Japanese, “Pii” is the sound baby birds make, and “chan” is a common ending for kids’ names. 
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Every morning, Keizo woke up to feed Pii-chan, and after school he came home to see his new friend. It was a little strange, but also pretty cute. 
04:45
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Emanuele: Per la madre di Akiko, di origini giapponesi, un pollo vivo era un Christmas gift decisamente fuori dal comune. Il fratello minore di Akiko, invece, ha apprezzato molto quel dono natalizio e ha subito trasformato il pollo nel suo nuovo pet, il suo animale domestico. He immediately fell in love with the chicken. Si è immediatamente innamorato del pollo. Immediately, che significa immediatamente, è un avverbio, cioè una parola che descrive l’azione del verbo. In inglese gli avverbi sono riconoscibili perché terminano molto spesso in -ly (cioè l-i greca). Per trasformare un aggettivo in un avverbio basta aggiungere alla parola la desinenza -ly. Ad esempio: l’aggettivo normal diventa l’avverbio normally, real, really, e così via. In pratica, funziona un po’ come il suffisso -mente in italiano. Ad esempio: normale, normalmente. 
05:43
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Akiko: Keizo did the same thing every day for two weeks: wake up, play with Pii-chan, go to school, come home, play with Pii-chan. Until one day. We got off the school bus, and went into our house. 
06:00
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We said hello to Regina, our maid. She visited her family outside Nairobi for Christmas, and it was her first day back. “We’ll have dinner at 7 o’clock. Be here on time or your food will be cold!”, she said. 
06:15
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Then, Keizo went to play with Pii-chan. But something was wrong. Pii-chan usually made a lot of noise in the backyard, but now he was silent. 
06:25
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Keizo quickly ran to the back of the house. The chicken was gone. He ran around the neighborhood looking for his little friend, but had no luck. Where was he? Did he run away? 
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When my brother came home, it was time for dinner. 
06:44
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Emanuele: Non so tu, ma io ho un brutto presentimento su quello che potrebbe essere successo al nostro Pii-chan… e credo sia stato così anche per Keizo! He quickly ran to the back of the house, è corso velocemente sul retro della casa, ma il pollo non c’era più… Hai notato che anche qui c’è un avverbio? Quickly significa appunto velocemente. 
07:05
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Akiko: We sat down at the table, and Keizo nervously asked us, “Has anyone seen Pii-chan?”
07:12
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At that moment, Regina came in with our dinner. We smelled the meal, and suddenly realized what happened to Pii-chan. Keizo started crying. Can you guess what our meal was? Chicken casserole. 
07:26
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Chicken Casserole
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07:30
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Emanuele: Proprio quello che temevo… Per cena… uno stufato di pollo! Immagino che il povero Keizo quella sera abbia preferito saltare la cena. A un mio amico è successa la stessa cosa con il suo coniglio Geremia; e dopo quella vicenda... è diventato vegetariano! 
07:46
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Anche oggi siamo arrivati alla fine del nostro viaggio. Spero che la storia ti sia piaciuta e che tu abbia imparato qualcosa di nuovo sugli avverbi in inglese. Se ti interessa approfondire questo argomento, ti suggerisco di dare un’occhiata ai corsi di grammatica che trovi nell’applicazione di Babbel. 
08:02
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Inoltre, ci farebbe piacere conoscere la tua opinione sul nostro podcast. Scrivi una mail a podcasting@babbel.com oppure lasciaci un commento nell’apposita sezione. Grazie per averci ascoltato e… ti aspettiamo alla prossima fermata! 
End
Akiko è cresciuta con la sua famiglia a Nairobi, capitale del Kenya. Come la maggior parte dei bambini che crescono nelle grandi città, Akiko e i suoi fratelli hanno avuto pochi contatti con la fauna locale e desideravano tanto avere un animale domestico. Invano hanno implorato i loro genitori di adottarne uno. Tutto, però, è cambiato il giorno in cui la nonna ha fatto loro un inaspettato regalo...