Roberto: Le cose stanno andando bene al birrificio Veltins, nella Germania occidentale. O almeno per ora. L’azienda è preoccupata per le forniture di energia “wenn Russland […] den Gashahn zudrehen sollte”, se la Russia dovesse chiudere il rubinetto del gas. Un portavoce ci spiega che le vendite della birra, “die Bier-Absätze”, sono aumentate in modo considerevole nella prima metà dell’anno ma che non si sa se si potrà continuare a produrre birra in autunno. E questo perché l’embargo sul gas pende sopra il settore come una spada di Damocle, “weil das Gasembargo wie ein Damoklesschwert über der Branche schwebt”, vale a dire che potrebbe essere imposto senza alcun preavviso. Per non mettere in pericolo la situazione di fornitura della birra, “um die Versorgungssituation beim Bier nicht zu gefährden”, Veltins sta provando ad attrezzarsi, “sich […] zu rüsten”, con l’obiettivo di prevenire aumenti dei prezzi e, di conseguenza, clienti irritati. Nonostante l’incertezza o “Ungewissheit” della situazione, Veltins intende fare il possibile per continuare a offrire birra.