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Start
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Gianlu: Ciao a tutti ed eccoci di nuovo qui pronti per una nuova puntata de La bottega di Babbel. Io sono Gianluca e in questo podcast vi parliamo di lingua e cultura italiana.
00:22
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Come sempre, vi ricordo che trovate la trascrizione dell’episodio e una lista di parole ed espressioni utili sul sito www.babbel.com/podcasts. Se il podcast vi piace, lasciate un commento nella vostra App o scrivete a podcasting@babbel.com.
00:42
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Oggi qui con noi è venuta a trovarci un'ascoltatrice de La bottega di Babbel. Ci ha scritto un’e-mail, ci ha mandato un bellissimo video e ci ha chiesto di partecipare… E noi naturalmente abbiamo accolto la sua richiesta. Ecco, penso di aver creato abbastanza suspense… Ed è il momento insomma di salutarla. Lexie, benvenuta e grazie di essere qui.
01:05
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Lexie: Ciao, Gianluca. Grazie mille per l'opportunità di parlare con voi oggi. Sono così entusiasta di essere qui.
01:12
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Gianlu: Ecco, mi piace proprio questa carica che hai per iniziare e l'entusiasmo giusto. Molto, molto bene. E per parlare con Lexie ho invitato Sara. Sara, buon pomeriggio e ben tornata!
01:25
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Sara: Ciao Gianlu, ciao Lexie e benvenuta! Devo dire che sono molto contenta di averti qui, anche perché per me e la prima volta che parlo con una nostra ascoltatrice!
01:36
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Lexie: Ciao, Sara. È anche un piacere parlare con te.
01:39
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Gianlu: Benissimo, Lexie. Allora iniziamo subito con le presentazioni. Raccontaci qualcosa di te. Chi sei? Che cosa fai nella vita? Dove abiti?
01:49
::
Lexie: Sì, sono Lexie. Ho 34 anni. Sono scozzese ma ora vivo a Stavanger in Norvegia. Sono un'insegnante e lavoro in una scuola internazionale.
02:01
::
Gianlu: Ah, carino! Non sono mai stato in Norvegia, ma è una di quelle destinazioni che è sulla mia To-Do List. Chissà… Magari un giorno vengo a trovarti. 
02:11
::
Lexie: Sì!
02:12
::
Gianlu: E naturalmente sei un’amante dell’Italia e della lingua italiana, no?
02:16
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Lexie: Si! Com'è possibile non amare un paese che produce il gelato, la pasta e la pizza! Ma davvero, l'Italia ha una parte enorme del mio cuore.
02:26
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Sara: Ma giusto per farmi un po’ i fatti tuoi… Quando è nata la tua passione per l’italiano e come?
02:32
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Lexie: Da piccola andavo sempre in Italia per le vacanze d’estate. Mia mamma viveva a Roma quando era all'università e lei mi ha insegnato come ordinare il cibo al ristorante… per me sempre il cibo… Mi sono trasferita in Italia per lavorare nel duemila dieci-quattro e ho iniziato studiare.
02:54
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Sara: Ah, caspita, se è dal 2014 vuol dire che è tanto tempo che lo impari e si sente, complimenti!
03:01
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Lexie: Grazie! La grammatica è un casino, ma grazie.
03:05
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Gianlu: Vabbè, dai, non ti preoccupare, la grammatica non è tutto. Ma racconta, quanti anni sei… sei stata in Italia. E in quali città hai vissuto?
03:14
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Lexie: Ho vissuto a Siena per 3 anni e poi a Como per altri 2 anni e mezzo. Lavoravo anche a Monza per un anno e mezzo.
03:23
::
Gianlu: Ah, carino! Quindi, Siena, Como, Monza… in realtà Siena e Como sono un po’ diverse, ma entrambe sono, diciamo molto famose all’estero e soprattutto sono meta di turisti. E secondo me, oggi parleremo un po’ anche di queste due città… Ma non svelo molto di più. Veniamo insomma al tema della puntata di oggi… Lexie, tu sei una festaiola?
03:53
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Lexie: Certo, io amo una festa! Sono scozzese, è nel mio sangue.
03:58
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Gianlu: Ahah! Allora diciamo che se sei una festaiola e ami festeggiare questo è l’episodio giusto per te! E tu, Sara, invece, sei una festaiola?
04:07
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Sara: Boh, allora me lo chiedi dopo due anni di pandemia ed è un po’ difficile da dire, però in generale sì, mi piace… mi piace fare festa… Anche se dipende da cosa! Oggi di quali feste stiamo parlando?
04:22
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Gianlu: Dunque, il tema di oggi sono proprio le feste che si celebrano in Italia, quindi le feste magari nazionali ma anche quelle più specifiche che si celebrano solo in alcune città o in alcune regioni.
04:36
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Sara: Bello, mi piace! Sai che le sagre mi piacciono veramente un sacco!
04:40
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Gianlu: Ecco, allora diciamo che siamo pronti a partire alla scoperta delle feste e delle tradizioni tipiche! Lexie, tu sei pronta?
04:47
::
Lexie: Certo!
04:55
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Gianlu: Ma iniziamo a parlare proprio delle feste nazionali. Lexie, vediamo se conosci alcune date importanti nel calendario italiano… Ehm, sai che festa è il 6 gennaio?
05:08
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Lexie: L’Epifania? So sempre le date con l'opportunità di mangiare caramelle!
05:13
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Gianlu: Esatto, esatto. Quel giorno si mangiano caramelle e il 6 gennaio è una festa religiosa, l’Epifania, benissimo. Vediamo un’ altra data. Magari un po’ più difficile… Cosa si festeggia il 2 giugno?
05:28
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Lexie: Non sono sicura… so che ci sono 3 feste in maggio/giugno, che non lavoravo. Uno è per la liberazione dell’Italia, uno per i lavoratori è l’ultima e la festa della Repubblica però non mi ricordo qual è la data.
05:44
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Wikicommons photo by Nicholas Gemini 
Alt:

05:48
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Gianlu: Allora, l'ultima festa che hai citato adesso è la festa della Repubblica ed è quella che si celebra proprio il 2 giugno. E ultima domanda: cosa si festeggia invece il 15 agosto in tutta Italia?
06:03
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Lexie: So che si chiama Ferragosto… ma non sono sicura cos'è, solo che nessuno lavora.
06:09
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Gianlu: Esatto, il 15 agosto è Ferragosto. Anche questa è una festa religiosa, ma diciamo che in Italia è più vista come la festa di fine estate, no?
06:21
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Sara: Ma tra l’altro, scusate se mi intrometto, il primissimo episodio de La bottega di Babbel parla proprio di Ferragosto, giusto?
06:29
::
Gianlu: Esatto, benissimo… il primo episodio della prima stagione. Quindi se voi che ci state ascoltando non l’avete ancora fatto, potete ascoltare questa prima puntata per scoprire cosa succede in Italia il 15 agosto. Ma diciamo che queste sono solo alcune delle feste italiane celebrate a livello nazionale. Sara, te ne vengono in mente altre?
06:52
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Sara: Beh, sì, ci sono quelle a punto a cui accennava Lexie. Cioè il 25 aprile, che è la festa della liberazione dal nazifascismo. Poi c’è il 1° maggio, ch’è la festa dei lavoratori in molto paesi del mondo, non solo in Italia… E poi, verso la fine dell’anno, a dicembre, l’8 di dicembre, c’è la festa dell’Immacolata, che invece è una festa cattolica.
07:17
::
Gianlu: Giusto! Vero, certo. In Italia c’è anche l’8 dicembre. Diciamo che ormai vivo da così tanti anni qui in Germania che ho dimenticato i giorni festivi, i giorni di festa italiani. L’8 dicembre infatti è un giorno festivo in Italia, mentre in Germania è un normale giorno feriale. Lexie, la differenza fra “giorno feriale” e “giorno festivo” è chiara?
07:45
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Lexie: No, non è chiara per me.

Sara: Comprensibile, direi.
07:50
::
Gianlu: Sì, diciamo che anch’io facevo sempre confusione, anche tu, Sara, no?
07:54
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Sara: Ma, sì. Allora, mi ricordo che da piccola facevo confusione quando guardavo l’orario dell'autobus. C’era scritto “feriale” dal lunedì al venerdì e non mi tornava perché per me “ferie” sono le vacanze.
08:07
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Gianlu: Vero. Ma in realtà, la parola “giorno feriale” non ha che vedere con le vacanze, giusto?
08:15
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Sara: Esatto.
08:16
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Gianlu: Ecco, il “giorno feriale” è un normale giorno lavorativo. Quindi, il lunedì, il martedì, il mercoledì etc. Mentre il “giorno festivo” è il giorno di festa, tipo la domenica ed è un giorno festivo perché naturalmente e fortunatamente tante persone non lavorano. Insomma, Lexie, tante feste, tante occasioni per festeggiare… e naturalmente anche un po’ per riposare e dormire. Ci sono delle feste nazionali specifiche nel tuo Paese, in Scozia?
08:50
::
Lexie: In Scozia ci sono Bank holidays però non sono molto importante… sono solo un altro giorno della fine settimana. Un giorno più importante è il 25 gennaio quando celebriamo il Burns' Day. Mangiamo piatti tipici (haggis, neeps and tatties) e ricordiamo l’opera del poeta Robert Burns.
09:13
::
Gianlu: Ah, interesante.

Sara: Il Burns Day… mai sentito…
09:17
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Gianlu: Sarebbe bello andare in Scozia il 25 gennaio per magari festeggiare il Burns Day. Magari ci organizziamo tutti e tre insieme e ci facciamo una gita in Scozia il 25 gennaio. Che ne dite?
09:29
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Sara: A mangiare haggis.
09:30
::
Gianlu: Esatto.
09:32
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Lexie: Ma porti un cappotto.

Gianlu: Un cappotto molto pesante.
09:36
::
Lexie: Esatto.
09:45
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Gianlu: Allora, abbiamo parlato di feste religiose, ma anche feste civiche che coinvolgono tutta l’Italia, da Nord a Sud, giorni festivi in cui tutto il Paese si ferma, i negozi sono chiusi, le scuole anche. Ma ci sono anche altri eventi organizzati più a livello regionale e locale in certi periodi dell’anno, no?
10:08
::
Sara: Sì, è vero. Ci sono feste un po’ in tutta Italia organizzate in diversi periodi dell’ anno in città grandi tipo Milano come anche nei borghi più piccoli. E a volte si tratta proprio di rievocazioni storiche, vere e proprie, in cui tutta la città o il paese si organizza per festeggiare. E queste feste durano veramente anche diversi giorni o settimane.
10:37
::
Gianlu: Ma allora partiamo proprio da quelle feste, dalle feste a carattere storico, feste che si celebrano ormai da secoli e che ricordano situazioni o momenti specifici del passato. Ecco, sicuramente la manifestazione storica per eccellenza in Italia, e quella forse conosciuta in tutto il mondo è… il mitico Palio di Siena. Sara, tu ci sei mai stata?
11:07
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Sara: No… Devo dire che non sono mai stata al Palio di Siena e anzi l'ho visto solo un paio di volte in televisione quando ero piccola, ma la verità è che all’epoca quando lo guardavo non mi interessava molto la corsa di cavalli che è pure molto corta, ma mi piaceva guardare l'arte degli sbandieratori.
11:27
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Gianlu: Ah, certo… gli sbandieratori, giusto… una parte fondamentale del Palio di Siena. Lexie, tu sai cosa fanno gli sbandieratori?
11:38
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Lexie: È uno spettacolo di persone che muovono le bandiere, the flags, a destra e a sinistra e le… throw up in the air… le lanciano in aria?
11:48
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Wikicommons photo by Effems
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11:49
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Gianlu: Esatto! Quindi gli sbandieratori muovono le bandiere a destra e a sinistra, perfetto. E, insomma, tu hai vissuto a Siena e sei una vera esperta di questa tradizione. Magari ci spieghi tu, brevemente, che cos’è il Palio e magari come funziona?
12:06
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Lexie: Eh… sì, certo. Il Palio è una corsa di cavalli che si tiene due volte l’anno: una il secondo luglio e l’altra il 16 agosto. E a volte può capitare che il comuni… il comune organizzi un ‘Palio straordinario’, e ci sono 3 quell’anno in occasione di ricorrenze particolari.
12:29
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Gianlu: Beh, direi una spiegazione perfetta, da… senese doc!
Beh, come hai detto tu, il Palio si svolge nella bellissima Piazza del Campo, che si trova appunto a Siena ed è una gara, una competizione fra le contrade di Siena, cioè i quartieri, le parti della città. Lexie, come si vince questa gara?
12:38
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Wikicommons photo by Photojournalist Roberto Vicario
Alt:

12:56
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Lexie: Ok, a Siena ci sono 17 contrade, che rappresentano un quartiere della città. Per ogni Palio ci sono 10 contrade che competono con i propri cavalli. I cavalli corrono 3 volte e fanno il giro della piazza e il primo cavallo che arriva alla fine vince.
13:15
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Sara: Sì, che poi, tre giri della piazza vuol dire più o meno 90 secondi, niente di più.
13:20
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Lexie: Sì, sì, però c’è tanto build up prima di andare.
 
Sara: Vero.
13:26
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Gianlu: È vero, sì. C’è tanto build up. Diciamo che ecco si gonfia o si pompa un po’ la cosa. In realtá, il build up è anche un crescendo, no? Quindi c’è proprio un crescendo di avvenimenti che porta tutto al momento clue, al momento cruciale, poi tutto si esaurisce in 90 secondi, come hai detto tu. Quindi il senso di questa competizione è… fare 3 giri della piazza a cavallo.
13:55
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Sara: Sì, è una cosa che mi fa, mi fa sempre un po’ ridere. Comunque, a proposito di aneddoti. È vero che, chiedo a Lexie, visto tu hai vissuto a Siena… alcune di queste contrade, o forse tutte, non lo so, hanno i nomi degli animali, no? Nel senso… c’è la Contrada dell’Aquila, la Contrada dell'Oca. Sbaglio?
14:17
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Lexie: No, no, è così! Quasi tutti sono animali, però non sono solo animali “normali”, c'è anche “leocorno” e il “drago” per esempio. C’e anche la “torre” e l’“onda”, non solo animali. Io vivevo molto vicino alle contrade di Bruco e Lupa, e ho seguito quelle due di più.
14:37
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Sara: È una cosa, penso, normale, no? Che se vivi in un posto segui la contrada del posto. I senesi sono particolarmente orgogliosi della propria contrada. Hanno un certo… un forte senso dell’appartenenza, mi sa.
14:54
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Gianlu: Quindi, insomma, orgogliosissimi e anche gelosissimi della propria contrada. Ma la tradizione del Palio in realtà è presente un po' in tutta Italia, quindi non è, diciamo, un esclusiva solo di Siena. Infatti la parola “Palio” indica, in maniera più generale e generica, una competizione, una gara, nel caso del Palio di Siena, una corsa di cavalli ma può essere anche una corsa, una competizione di altri animali.
15:26
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Sara: Sì, è vero, il Palio di Siena è sicuramente tra tutti il più famoso anche all'estero, però ne esistono… ne esistono anche altri. Per esempio, c’è il Palio di Asti, che… è una cittadina vicina a Torino. È un po’ come il Palio di Siena, è una gara di cavalli, una corsa di cavalli. Si corre nella piazza… in una piazza della città, ma mi sembra settembre, ma non sono sicura sinceramente.
15:53
::
Gianlu: Ah, buono a sapersi! Magari anche ci ascolta, se dalle parti del Piemonte o d’Asti può fare un salto a settembre e vedersi il Palio d’Asti. A proposito, Lexie, in Scozia o in Norvegia ci sono delle rievocazioni storiche o feste simili?
16:13
::
Lexie: Non sono sicura, ma penso di no. In Scozia ci sono le gare di cavalli, ma niente così. In Norvegia, non so perché da quando vivo qui c'è il corona e tutto e’ stato chiuso.

Sara: Ecco.
16:36
::
Gianlu: Ma veniamo ora a un altro aspetto… cioè quello delle feste religiose. Infatti un’altra festa tipicamente italiana è la festa patronale… Ogni paese, anche il più piccolo, ha un patrono, cioè un santo o una santa che protegge la comunità, il paese…
16:50
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Wikicommons photo by PeterM
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16:57
::
Sara: Esatto. Poi è vero anche che le feste patronali non sono solo un momento religioso, ma proprio è un momento di folclore locale. Cioè, c’è tantissima partecipazione da parte delle persone del paese. Si organizza per settimane la festa, si… si passa un sacco di tempo a preparare l’evento…
17:18
::
Gianlu: È vero. C’è una bellissima atmosfera. Insomma, è un evento che celebra un po’ la comunità, il paese, il borgo. Lexie, tu sei mai stata a una festa patronale?
17:31
::
Lexie: A Siena ci sono tanti feste simile per tutte le contrade, ma non sono religiose. Ho un po’ di paura che un Senese mi senti… il Palio è come una religione! Ahaa!

Sara: Ahah! È vero anche questo.
17:46
::
Gianlu: È vero, è vero… Ma, comunque, queste feste patronali anche se cambiano un po’ da paese a paese, alla fine sono tutte abbastanza simili, no? Ci sono delle caratteristiche comuni. Non pensi, Sara?
18:01
::
Sara: Sì, sì, sì, è assolutamente vero. Allora, di tutte mi viene in mente per le feste patronali sicuramente la processione… che è… dove si porta la statua della santa o del santo per le vie del paese. E poi c’è la parte invece della festa civile con i concerti… Ci sono le bancarelle con i prodotti tipici… le luminarie… e in conclusione ci sono poi di solito sempre i fuochi d’artificio.
18:37
::
Gianlu: È vero. Diciamo che non c’è festa patronale senza i fuochi d’artificio alla fine. A proposito, Sara, nel tuo paese, che patrono si festeggia?
18:49
::
Sara: Allora, io vengo da Vercelli, una città del Piemonte, come ormai abbiamo già detto diverse volte, e lì c'è la festa patronale di Sant'Eusebio. Però oltre alla festa patronale ci sono molte… molte feste in tutta la provincia… che sono un po’ diverse perché si tratta di sagre. E nel mese di agosto ce ne sono tantissime. Si può andare veramente da una festa all'altra.
18:58
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Wikicommons Photo by Dongio
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19:16
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Gianlu: Sì, le mitiche sagre. E infatti, dopo parleremo proprio di queste feste particolari, le sagre… Ma veniamo a dei santi patroni conosciuti in tutta Italia: sicuramente quello più famoso è San Gennaro… Lexie, tu sai forse in che città italiana si celebra la sua festa? Ti do un aiuto. È una grande città italiana.
19:45
::
Lexie: Eh… Può essere forse Napoli, no?
19:49
::
Gianlu: Esatto, brava, molto bene. San Gennaro si festeggia appunto a Napoli il 19 settembre. E diciamo che in questo giorno il momento più atteso, il momento più intenso dei festeggiamenti è il miracolo di San Gennaro. Sai di cosa si tratta?
20:11
::
Lexie: Ah! Non so esattamente, ma mi ricordo che una guida a Napoli ha raccontato qualcosa di sangue o di lacrime… allora una statua con lacrime di sangue?
20:24
::
Gianlu: Ok… sangue, lacrime… Sembra una festa un po’ scary
E mi sa che ti ricordi bene… Sara, qual è il miracolo di San Gennaro?
20:36
::
Sara: Dunque, secondo la religione, il sangue di San Gennaro è conservato in un’ampolla, ch’è un vasetto di vetro, in un’ampolla in chiesa ed è allo stato solido. Il miracolo è quando questo sangue diventa liquido. E finché questo non succede le persone pregano e aspettano che il sangue diventi liquido…

Lexie: Oh wow!
21:01
::
Gianlu: Eh sì, quindi como diceva Sara le persone pregano, pregano, pregano e aspettano che San Gennaro faccia il miracolo. Ma se questo non succede? Se il sangue non diventa liquido, Sara?
21:14
::
Sara: Oddio, non ho idea, ma penso che non sia un buon augurio, o comunque, almeno questo è quello che si dice…
21:27
::
Gianlu: Va bene, allora, a proposito di feste patronali, abbiamo parlato di Sant'Eusebio a Vercelli che è il Santo Patrono dell’… della città di Sara. Abbiamo parlato di San Gennaro a Napoli e ho intervistato un… un altro italiano, Federico, ed anche lui ci racconta proprio di una festa popolare e patronale a lui molto cara. Sentiamo.
22:01
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A Catania dal 3 al 5 febbraio si celebra la festa di Sant’Agata, che è la patrona della città. Il primo giorno, il 3 di febbraio, ci sono dei fuochi d’artificio bellissimi. Ma la festa religiosa ha inizio il 4 di febbraio, quando c’è la Messa dell’Aurora. Dopo la messa inizia una processione che dura tutto il giorno e la statua di Sant’Agata viene trasportata per le strade di Catania. Ma la cosa più caratteristica della processione è l’abbigliamento, perché le persone indossano un sacco bianco e hanno un berretto nero in testa. Si vestono in questo modo perché la Santa, che era stata lontana da Catania per molto tempo, torna in città in forma… diciamo, di reliquie. Infatti, quando le reliquie della Santa sono tornate a Catania, i cittadini sono usciti per vederle, ma era notte e quindi erano in pigiama. Per questo le persone che partecipano alla processione portano un sacco bianco e un berretto nero, perché l’abbigliamento ricorda un po’ il pigiama di quella notte.
23:16
::
Gianlu: Allora, Lexie, che festa è e come si festeggia?
23:21
::
Lexie: Oh, caspita, spero di ricordere. È la festa di Sant'Agata. Si festeggia… si festeggiano?
23:29
::
Sara: Si festeggia, giusto.
23:31
::
Lexie: Si festeggia con i fuochi d’artificio.

Gianlu: Hm…
 
 Lexie: Artificiale?
23:37
::
Gianlu: Sì, i fuochi d’artificio.
23:40
::
Lexie: Ok… all’inizio… Poi c'è la messa… eh… dopo la messa c'è una statua…

Gianlu: Sì…
23:48
::
Lexie: …di Sant’ Agata… che le persone portano sulle strade della città, ma la cosa strana è che loro indossono vestiti strani come pigiami e… un sacco bianco e un…

Gianlu: Sì…
24:08
::
Lexie: Qualcosa nella testa… nero… berretto…
24:12
::
Gianlu: Un berretto, esatto, un berretto nero in testa… Hm… Molto bene. E hai capito anche perché hanno questo abbigliamento particolare?
24:22
::
Lexie: Perché Sant’ Agata è stata lontana dal paese e poi è tornata.
24:31
::
Sara: Sì, effettivamente, da quello che ho capito io, sono tornate le sue reliquie, quando hanno portato le reliquie lei era già morta. Le persone sono uscite proprio di corsa di strada, ma siccome era notte sono uscite in pigiama, e quindi in teoria questi sacchi bianchi dovrebbero ricordare i loro pigiami.
24:50
::
Lexie: Ok.
24:51
::
Gianlu: Esatto, esatto. Quindi, allora, un tempo non c’erano dei pigiami colorati e… fancy come oggi, ma era un semplice sacco bianco e un berretto nero in testa.
25:13
::
Gianlu: Ma veniamo ora ad un altro tipo di festa che Sara prima aveva accennato, e cioè la sagra di paese. Lexie, tu come spiegheresti a una persona che cos’è una sagra?
25:29
::
Lexie: Ok…Una sagra è una festa locale nell'aria aperta, con molto cibo, musica e vino, prodotto da quel paese.
25:30
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Wikicommons photo by Zebra48bo
Alt:

25:39
::
Gianlu: Esatto, normalmente la sagra presenta un cibo prodotto in quel paese. Benissimo. Pensa che la sagra nasce originariamente come una festa religiosa… Infatti, nella parola “sagra” è nascosta forse una parola che conosci. Vediamo se sai qual è. Che cosa ti ricorda la parola “sagra”?
26:06
::
Lexie: È “sacro”?
26:07
::
Gianlu: Esatto, esatto. Proprio così, quindi “sagra” deriva dalla parola “sacro” perché in passato la sagra non era nient'altro che una festa religiosa o era associata a feste religiose. Oggi, però, la sagra è, alla fine, quello che hai detto tu, cioè una festa dove si celebra un prodotto artigianale di un paese o di un territorio, no?
26:32
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Sara: Sì, è assolutamente vero e i prodotti tipici del territorio sono proprio i protagonisti delle sagre… e quando parlo di prodotti tipici intendo sia prodotto della terra ma anche un piatto tipico… eh… ti faccio un esempio, Lexie, per esempio, alla sagra del pomodoro San Marzano puoi trovare sia i pomodori ma anche vari tipi di salse, i piatti fatti con… con il pomodoro, etc.
26:51
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Wikicommons Photo by Goldlocki
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27:01
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Gianlu: Sì, e possiamo dire che in Italia ci sono sagre per ogni prodotto: c’è la sagra del carciofo, la sagra del tartufo, la sagra della fragola, la sagra della piadina romagnola… Non so voi ma a me sta venendo un po’ fame…
27:18
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Lexie: Anche a me!
27:20
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Sara: Guardate, non ne parliamo, anche a me! Comunque, una sagra può anche durare da una a due settimane e il programma può essere davvero molto ricco di eventi, c’è anche la musica dal vivo, danze popolari…
27:33
::
Gianlu: Eh sì, la musica dal vivo, soprattutto canzoni come: “È la Mazurka di periferia”…
27:41
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Sara: Ahah, Gianlu, non sapevo che fossi un amante delle canzoni popolari!
27:45
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Gianlu: Beh, guarda, io adoro le sagre e in realtà quando sono in Italia appena ce n’è una in estate, ci vado subito. Lexie, tu a quali sagre sei stata in Italia?
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Lexie: Eh, io amo il cibo e vado subito se mi sento c'è qualcosa speciale. Una volta sono andata a una sagra del pesce dove ho mangiato troppo fritto misto…
28:09
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Sara: Vabbè, se ne hai mangiato tanto vuol dire ch’ era buono, no? Ma di… di che sagra si trattava?
28:14
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Lexie: Ero a Camogli, alla sagra del pesce.
28:18
::
Gianlu: Ah, immaginavo, eh! Perché in realtà è una delle sagre più conosciute, la sagra del pesce di Camogli che si tiene a maggio in Liguria, dove si trova appunto Camogli… e diciamo che la particolarità di questo evento è “il padellone”, no? Cioè una grande padella di 4 metri dove friggono il pesce per tutti…
28:43
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Lexie: Esatto! È possibile che io ho mangiato tutto!
28:48
::
Gianlu: Ahah, mamma mia, una padella di 4 metri tutta per Lexie.
28:53
::
Lexie: Esatto!
28:55
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Gianlu: Sara, c’è una sagra che si organizza in Piemonte nella tua zona?
29:01
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Sara: Allora, proprio nella mia città, a Vercelli, c'è la sagra della Panissa, che è un risotto tipico perché appunto nella mia città si produce tanto riso. E… si tratta di un risotto con fagioli e salsiccia… è molto saporito, e devo dire che mi piaceva veramente molto quando ancora mangiavo la carne. Adesso sono vegetariana. Ehm… Poi ci sono altre sagre un po’ più particolari, tipo, per esempio la sagra della rana. Ma devo dire che lì non ci sono mai stata perché non mi piaceva molto l'idea di mangiare le rane!
29:37
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Lexie: Anche per me mangiare rani è un passo troppo avanti.
29:41
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Sara: No, ti capisco. Comunque un’altra caratteristica, secondo me, di questi eventi è la loro… “stagionalità”. Cioè… che c’è ne una per tutte le stagioni dell’anno, a seconda del prodotto che propongono. Tipo, in primavera c’è la sagra degli asparagi, in estate c’è la sagra della fragola… in autunno quella della castagna…
29:51
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Wikicommons photo by Cherubino
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30:03
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Lexie: Sì, sono andata io a una sagra delle castagne e streghe a Como. È stato un bel momento di Halloween.
30:11
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Gianlu: Ma dai, una sagra delle castagne e delle streghe a Como. Hm… interessante.
30:17
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Sara: Non lo conoscevo.
30:18
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Gianlu: Possiamo dire che ogni occasione e ogni prodotto forse è buono per andare a una sagra per scoprire le tradizioni e mangiare anche le specialità legate a quello prodotto o legate a quel prodotto. Lexie, c’è qualcosa di simile in Scozia o magari in Norvegia, visto che ora vivi lì?
30:39
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Lexie: Eh … Sì, tutte due… Per esempio, a Edimburgo alla Fringe Comedy Festival ci sono tanti contadini che portano i loro prodotti e li vendono negli stand. È una specie di sagra alla scozzese. Ma hai bisogno di più vestiti che in Italia per mangiare fuori! Anche in estate!
31:01
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Sara: Chissà che freddo!
31:10
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Gianlu: Bene, Lexie, siamo arrivati alla fine del nostro episodio, ma prima ci aspetta il mitico quiz. Sei pronta?
31:22
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Lexie: Eh sì, ho paura, ma… andiamo.
31:24
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Gianlu: Bene, non ti preoccupare perché risponderai sicuramente correttamente.
31:32
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Gianlu: Allora, Lexie, veniamo alla prima domanda. Vediamo un po’. Come chiami un giorno che va dal lunedì al venerdì?
31:50
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Lexie: Il giorno feriale.
31:53
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Gianlu: Molto bene!

Lexie: Ok.
31:54
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Gianlu: Esatto… Eh sì, questo era un pochino difficile. Anche io e Sara facevamo un po’ di confusione quando eravamo bambini. Il giorno feriale va dal lunedì al venerdì. Il giorno festivo, invece, è il giorno di festa, per esempio la domenica. Molto bene. E veniamo alla prossima domanda. Chi vince il Palio di Siena?
32:26
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Lexie: Il cavallo che arriva alle… alle fine.
32:32
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Gianlu: Esatto. Il cavallo con o senza fantino?
32:37
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Lexie: Può vincere anche se non c’è il fantino.
32:43
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Gianlu: Molto bene, perfetto, complimenti! Benissimo… Beh, ma qui sei preparata perché insomma sei quasi Senese.
32:50
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Lexie: Quella domanda non mi… non mi fa paura. Ahah!
32:55
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Gianlu: Benissimo. Passiamo alla prossima. Puoi spiegare che cos'è una festa patronale?
33:07
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Lexie: Una festa patronale è una festa in una città o paesino che celebra il Santo o qualcosa religiosa nel… di quel paese.
33:23
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Gianlu: Esatto, esatto. Si celebra quindi il Santo o la Santa di quel paese, che è chiamato appunto il patrono del paese. E veniamo all’ultima domanda. Puoi dire il nome di almeno due sagre?
33:40
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Lexie: Io ho solo Sant'Eusebio nella mia testa ora.
33:44
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Gianlu: Sì, scusa, Lexie, hai ragione. La domanda non era formulata correttamente. Ecco… Scusa… Puoi dire forse il nome di sagre di prodotti tipici?
34:01
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Lexie: Ok, meglio così… per carcioffi, per pomodori… e… pesce… ci sono tanti.
34:11
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Gianlu: Molto bene, insomma, la sagra è una festa per celebrare un po’ tutto quello che si mangia. Benissimo, Lexie! Complimenti! Diciamo che hai risposto correttamente a tutte le domande.

Lexie: Yaaaay! Ahah!
34:28
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Gianlu: Ahah!… Lexie, è arrivato il momento di salutarci. Non so tu, ma io sono un po’ triste.
34:33
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Lexie: Sì, anche a me.

Gianlu: E tu, Sara?
34:36
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Sara: È stato bellissimo, grazie, Lexie!
34:39
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Gianlu: Davvero. Lexie, è stato veramente un piacere. Grazie di averci mandato un video fantastico.
34:46
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Lexie: Grazie a voi!
34:47
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Gianlu: Grazie di averci richiesto di partecipare alla Bottega di Babbel e di essere stata qui con noi. Grazie mille!
34:54
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Lexie: Grazie mille!
34:55
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Gianlu: Sara, grazie mille come sempre per aver partecipato a quest’episodio festivo…
35:02
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Sara: Grazie a te, Gianlu. Grazie ancora a Lexie! Alla prossima!
35:06
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Gianlu: Alla prossima!
35:07
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Gianlu: Vi ricordo che potete continuare a imparare e praticare l’italiano con i nostri corsi di Babbel. Inoltre, se volete, potete scriverci un’e-mail all’indirizzo podcasting@babbel.com
35:20
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A presto!
 
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End
Scopri insieme a Lexie, Sara e Gianluca alcune feste tipicamente italiane. Come si svolge il Palio di Siena? Cosa si festeggia alle feste patronali? Qual è il miracolo di San Gennaro? E che cos’è una sagra? Questo e molto altro ancora in una puntata… festaiola!