0.5x0.6x0.7x0.8x0.9x1x1.1x1.2x1.3x1.4x1.5x1.6x1.7x1.8x1.9x2x2.1x2.2x2.3x2.4x2.5x
00:00
-32:03
1x
Embed
<iframe width="700" height="480" src="https://player.timelinenotation.com/labottegadibabbel/23004/embed" frameborder="0"></iframe>
00:00
Start
00:10
::
Gianlu: Ciao a tutti! Ed eccoci di nuovo qui pronti per una nuova puntata della bottega di Babbel.
00:17
::
Prima di cominciare, vi ricordo che, se volete, potete lasciarci una piccola recensione nella piattaforma che usate per ascoltare i podcast. Oppure potete scriverci un’e-mail a podcasting@babbel.com. Infine, trovate la trascrizione dell’intero episodio e altri contenuti interessanti sul sito www.babbel.com/podcasts.
00:43
::
Ma non perdiamo altro tempo e iniziamo subito con l’episodio di oggi. In mia compagnia, qui nello studio di registrazione, c’è Sara. Bentornata.
00:53
::
Sara: Grazie, Gianlu, ciao!
00:55
::
Gianlu: E qui con noi c’è anche un’ospite che per la prima volta partecipa alla bottega di Babbel, anche se è una vera ascoltatrice del nostro podcast. Leslie, benvenuta.
01:06
::
Leslie: Grazie, Gianlu! Ciao, Sara e ciao tutti! È un gran piacere essere qui con voi.
01:12
::
Gianlu: Dunque, Leslie, io e Sara ti conosciamo un pochino, sappiamo chi sei, ma naturalmente chi ci ascolta si starà chiedendo chi sei e cosa fai nella vita. Vuoi forse raccontarci qualcosa di te?
01:25
::
Leslie: Sì, certo! Mi chiamo Leslie, sono francese, di una piccola città vicino a Nantes nell'ovest, però vivo da tantissimo tempo a Berlino, dove ho studiato. E adesso lavoro a Babbel!
01:37
::
Sara: Ma scusa, siccome parli benissimo italiano, quando hai iniziato a studiarlo?
01:40
::
Public domain, via Wikimedia Commons
Alt:

01:42
::
Leslie: Allora, ho fatto un corso d’italiano all’università appena prima di finire lo mio studio, quindi è stato… 9 anni fa. E dopo sono andata tante volte in Italia, ho parlato e imparato con i miei amici.
01:56
::
Gianlu: Beh, complimenti, lo parli davvero bene. Magari parlassi il francese io come tu parli l’italiano.
02:04
::
Leslie: Ahah, grazie, però non esageriamo! Vediamo prima come va la puntata di oggi!
02:09
::
Gianlu: Beh, non ti preoccupare, sono sicuro, sarà un successo! Ma veniamo al tema di oggi… Sara, devi sapere che l’ispirazione per l’episodio di oggi viene proprio da Leslie…
02:24
::
Sara: Ah sì? Dai, raccontatemi!
02:26
::
Gianlu: Allora, un giorno durante una lunga pausa caffè, io e Leslie abbiamo parlato un po’ dell’Italia, di vari aspetti dell’Italia: un po’ di cultura, economia e anche politica… e abbiamo parlato anche di personaggi famosi italiani. E Leslie mi ha fatto notare una cosa. Ti ricordi?
02:48
::
Leslie: Sì, mi ricordo di averti detto che non conosco tanto la storia italiana, e tanto meno donne famose italiane. Infatti, non sentiamo quasi mai qualcosa sulle donne importanti anche in Francia, mentre tutti conoscono uomini storici. E perciò mi piacerebbe parlare di qualche donna famosa italiana.
03:09
::
Gianlu: Esatto! E quindi abbiamo deciso di parlare proprio di alcune donne famose italiane, di alcune che sono entrate nella storia.
03:26
::
Gianlu: Leslie, conosci forse qualche personaggio famoso, qualche protagonista della storia italiana?
03:33
::
Leslie: Beh, mi vergogno a dire che non conosco quasi nessuna, purtroppo. Per me, la donna italiana più famosa è Beatrice, la musa di Dante, però non sono sicura che sia reale e quindi che sia un personaggio storico.
03:41
::
Dante Gabriel Rossetti, Public domain, via Wikimedia Commons
Alt:

03:49
::
Gianlu: Sì, sì, allora, Beatrice è stata un personaggio storico, quindi è esistita veramente… E penso anche che Dante è…sia… diventato famoso… anche grazie a lei o forse proprio grazie a lei. Eh… per te, Sara, invece? Chi sono le protagoniste della storia?
04:09
::
Sara: In realtà anche se non sono proprio molto conosciute all'estero, ce ne sono tante. Potrei farti per esempio il nome di Nilde Iotti, ch’è stata la prima donna Presidente della Camera…
04:19
::
Camera dei Deputati, Public domain, via Wikimedia Commons
Alt:

04:24
::
Gianlu: Ecco, a proposito…visto che sei in tema di storia, ti fermo qui perché ne parliamo proprio tra poco…
04:31
::
Sara: Va bene.
04:40
::
Gianlu: Allora, la storia italiana ha visto sicuramente tante figure femminili che hanno avuto un ruolo importante, un ruolo decisivo per l’Italia, ma non solo. Non so, penso a Lucrezia Borgia, Isabella d’Este, anche Caterina de Medici, regina di Francia… Ma naturalmente non possiamo parlare di tutte le donne del passato in un episodio del podcast, e infatti, oggi ci concentriamo sulla storia più vicina a noi, quella più recente… anche perché è proprio negli ultimi due secoli che la condizione della donna ha visto dei grandi sviluppi. Per esempio, è solo alla fine dell’Ottocento che alle donne è garantito il diritto all’istruzione, cioè il diritto di andare a scuola. E poi solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale finalmente si raggiunge il diritto di voto.
05:38
::
Leslie: Ma, Gianlu, a proposito di questo periodo, mi ricordo aver sentito parlare delle partigiane e del loro ruolo durante la Seconda Guerra Mondiale.
05:47
::
Gianlu: Esatto, le partigiane, benissimo. Durante il fascismo, e quindi nella Seconda Guerra Mondiale, le donne sono state proprio protagoniste della Resistenza e del movimento partigiano come dicevi tu.
06:02
::
Leslie: Eh, sì, la Resistenza Italiana, molto famosa! Quindi il movimento di azione contro il fascismo…
06:09
::
Gianlu: Hmm…
06:10
::
Leslie: … e anche l’occupazione nazista durante la guerra, giusto?
06:13
::
Gianlu: Esatto! Una spiegazione perfetta! Molto bene. E come dicevamo prima, in questo periodo tantissime donne hanno partecipato in forme diverse con vari ruoli a attività di liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
06:32
::
Sara: Esatto, le donne hanno avuto davvero un ruolo fondamentale nel movimento partigiano e in generale nella lotta contro il nazifascismo: loro facevano propaganda, combattevano con le armi, accompagnavano e proteggevano altri partigiani, li curavano, li nascondevano. E poi soprattutto anche facevano da staffetta.
06:56
::
Leslie: Erano davvero importantissime per il movimento! Ma, Sara, cosa significa “staffetta”?
07:02
::
Sara: Allora, in generale una staffetta è una persona che porta messaggi e all’epoca significava mantenere i contatti tra i partigiani e naturalmente anche tra i partigiani e le loro famiglie, e poi trasmettere informazioni, trasportare armi. La cosa più incredibile in realtà è che nella maggior parte dei casi erano persone molto molto giovani.
07:30
::
Leslie: Ah, ho capito. Grazie!
07:32
::
Gianlu: Devo dire la verità… Quando si parla di questo tema mi emoziono sempre un po’, perché mia nonna, mi raccontava che lei durante la Seconda Guerra Mondiale, faceva da staffetta, quindi trasportava cibo, medicine, insomma aiutava ai partigiani come poteva e aveva solo sedici anni, insomma…una… una… ragazzina.
07:57
::
Sara: Sì, è veramente molto emozionante pensare che queste sono le storie vere delle nostre nonne e che si svolgevano proprio a pochi chilometri da casa sulle montagne…
08:11
::
Gianlu: Sì, è vero. Spesso proprio vicino alle nostre case o anche le nostre famiglie. Ma veniamo al momento storico decisivo, importante che è rappresentato dal suffragio universale… ”suffragio universale” forse è un po’ difficile da capire. Leslie, vuoi spiegarlo tu? È comunque simile al francese, no?
08:35
::
Leslie: Sì, giusto, lo diciamo anche in francese, suffrage universel. Allora, il suffragio universale è il diritto di voto per tutti i cittadini, anche se per le donne è arrivato molto tardi… almeno in Francia si ottiene nel 1944! Ma quando si arriva in Italia?
08:55
::
Gianlu: Beh, non è arrivato tanto prima in Italia. Infatti, in Italia ci si arriva alla fine della Seconda Guerra Mondiale, un anno dopo, nel 1945, quindi più tardi rispetto alla Francia. E poi finalmente il 2 giugno 1946 nasce la Repubblica Italiana.
09:16
::
Sara: Sì, e appunto, proprio perché siamo in tema… il diritto al voto si raggiunge anche grazie all’impegno delle donne, e soprattutto delle donne partigiane. Sono loro che infatti durante la guerra si sono organizzate in associazioni femministe, per esempio, come l'Unione delle Donne Italiane e… che hanno lottato per l’emancipazione femminile.
09:42
::
Gianlu: Mhmm… A proposito, Sara, abbiamo visto questa lunga corsa al diritto di voto e alla nascita della Repubblica e poi della Costituzione. Ma, secondo te, chi erano le donne del momento, le donne della prima Repubblica?
10:02
::
Sara: Esatto, avevo appunto iniziato a parlare prima di Nilde Iotti. E direi, una è lei e l’altra è Tina Anselmi. Entrambe, con il loro impegno politico, sono state veramente decisive per la costruzione della Repubblica. E, appunto, tutte e due hanno iniziato la loro esperienza politica come partigiane durante la Resistenza e poi sono entrate a far parte di due partiti opposti: quindi Nilde Iotti nel partito comunista, mentre Tina Anselmi era del partito democristiano.
10:11
::
 Public domain, via Wikimedia Commons
Alt:

10:43
::
Gianlu: E, se non sbaglio, sono anche le prime due donne che hanno ricoperto ruoli importanti nello Stato italiano… Tina Anselmi, infatti, è stata la prima ad avere la carica di ministro. E, infatti, è stata Ministra del lavoro.
11:00
::
Sara: Esatto, e invece Nilde Iotti ha ricoperto come prima donna la terza carica dello stato, che è quella di Presidente della Camera dei Deputati.
11:12
::
Leslie: Ma, ditemi, cos’è esattamente la Camera dei Deputati?
11:16
::
Sara: Allora, in Italia il Parlamento è diviso in due parti: allora, c’è il Senato e la Camera dei Deputati, ed è nella Camera dei Deputati che si discutono e si decidono le leggi.
11:30
::
Leslie: Mhmm… ah, ok, grazie, capisco.
11:32
::
Gianlu: A proposito… Abbiamo parlato di presidente della Camera dei Deputati, di Ministra del Lavoro… E attorno a queste due parole, ma non solo, da qualche tempo in Italia ci sono alcune discussioni in corso. Infatti, tutte queste parole che indicano le professioni al femminile sono oggetto di… di discussioni, di controversie… Infatti, non sempre sono accettate da tutti, no?
12:03
::
Sara: Sì, ricordo che qualche anno fa era scoppiata una polemica riguardo all’uso delle cariche pubbliche al femminile, quindi per esempio, c’era la ministra o la magistrata, anziché il ministro o il magistrato, che poi chiaramente è una polemica più ideologica che linguistica anche perché chiaramente le regole per formare il femminile volendo ci sono…
12:32
::
Gianlu: Eh, sì, esatto, quindi, le regole esistono e vediamo se Leslie le conosce. Secondo me le conosce meglio di qualche italiano o italiana. Vediamo un po’. Qual è il femminile di avvocato?
12:46
::
Leslie: Avvocata, sicuramente!
12:49
::
Gianlu: Esatto. E il femminile di sindaco?
12:52
::
Leslie: Sindaca?
12:53
::
Gianlu: Perfetto! E di ingegnere?
12:56
::
Leslie: Allora, direi che rimane lo stesso, ingegnere.
13:00
::
Gianlu: Mhmm… ingegnere diventa ingegnera…
13:03
::
Leslie: Ah…
13:04
::
Gianlu: … come infermiere che diventa…
13:07
::
Leslie: … infermiera.
13:08
::
Gianlu: Esatto, semplice, no?
13:10
::
Leslie: Sì.
13:11
::
Sara: Sì, ma, infatti, è semplice, solo che il problema è più che altro quando si parla di professioni che in passato erano svolte solo da uomini. Però, dal mio punto di vista, siccome il femminile esiste, secondo me è giusto usarlo. E quindi io dico sì ad avvocata, sindaca e ingegnera.
13:38
::
Gianlu: Ma veniamo ora ad altre protagoniste italiane famose in ambiti e campi diversi, come l’arte e la letteratura. E partiamo proprio dalle donne che conosci già tu, Leslie. Puoi fare qualche nome?
13:55
::
Leslie: Allora, lasciami pensare… quindi, conosco la scrittrice Goliarda Sapienza, e ho anche già sentito il nome di Natalia Ginzburg… E poi, nell’arte conosco anche Artemisia Gentileschi.
14:12
::
Gianlu: Ah, insomma conosci già alcune figure importanti di questi ambiti. Molto bene. E iniziamo proprio quindi dall’ambito artistico. Parliamo da Artemisia Gentileschi. Magari adesso prendi tu in mano la situazione e ci racconti chi era e che cosa ha fatto.
14:32
::
Leslie: Ahah! Allora, se non mi sbaglio, lei era una pittrice del Rinascimento, molto famosa per il quadro di Giuditta che decapita Oloferne… Mi pare che ora, lei è anche collegata alla lotta femminista.
14:40
::
 Public domain, via Wikimedia Commons 
Alt:

14:46
::
Sara: Caspita, ma sei una vera esperta!
14:49
::
Leslie: Ma, no, per niente! No, no, in effetti, mi piace in particolare quest’artista perché rappresenta vere eroine, quindi donne che non sono più passive, finalmente.
15:00
::
Gianlu: Esatto. Ed è proprio grazie al suo talento e anche ad una forte determinazione che Artemisia Gentileschi è riuscita a imporsi in un ambiente maschile come quello dell’arte in quel periodo. Ma passiamo alle scrittrici italiane che hai nominato prima: per esempio, Natalia Ginzburg. Come la conosci? Hai letto forse qualche suo libro?
15:22
::
dati.camera.it, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons
Alt:

15:28
::
Leslie: Allora, per dirti la verità, di Natalia Ginzburg non ho ancora letto niente, però è sulla mia lista! I miei amici italiani da Torino sono tutti impazziti di lei, quindi parlano spesso delle sue opere. E ho voglia di leggere i suoi libri, però purtroppo solo sono pochi ancora pubblicati in francese.
15:50
::
Gianlu: Beh, magari, chissà, potresti leggerlo in italiano!
15:53
::
Leslie: Ma no, figurati.
15:56
::
Gianlu: Beh, comunque, mi fa molto piacere che tu l’abbia menzionata perché la letteratura italiana, secondo me, è spesso dominata da figure maschili. Sara, correggimi se sbaglio, ma anche a scuola, al liceo, non si trattano molto le scrittrici italiane, no?
16:16
::
Sara: Sì, anche secondo me effettivamente, per quanto riguarda il programma scolastico di letteratura italiana di quando andavamo a scuola noi, non c’era lo spazio adeguato per le scrittrici. Eppure, chiaramente, ce ne sono state tante, anche brave, ovviamente, e famose anche all'estero, soprattutto nel Novecento.
16:38
::
Gianlu: Sara, per te, quali altre scrittrici hanno fatto la storia della letteratura italiana?
16:45
::
Sara: Allora, a me è piaciuto leggere Elsa Morante. Tra l'altro uno dei suoi romanzi più famosi si chiama "La Storia" ed è ambientato proprio a Roma ai tempi della Resistenza di cui parlavamo prima. E poi, un altro suo romanzo famoso molto bello 'è "L'isola di Arturo", davvero splendido, ma effettivamente entrambi non sono semplicissimi da leggere in Italiano.
17:15
::
Leslie: Ma, Sara, sai che sto leggendo "L'isola di Arturo" proprio adesso?
17:19
::
Sara: Ma dai?! In italiano?
17:22
::
Leslie: No, in tedesco. Un’amica me l’ha regalato per il compleanno. È bellissimo, in effetti!
17:34
::
Gianlu: Bene, passiamo ora a un altro campo, e parliamo di una donna italiana che è stata definita la “signora delle stelle”. Leslie, secondo te, con un soprannome così… che lavoro faceva questa donna?
17:52
::
Leslie: Beh, forse lavorava come astronoma… O forse faceva l’astronauta??
18:01
::
Gianlu: Mhm… Beh quasi. Ci sei andata vicina. Si tratta di Margherita Hack e lei faceva l’astrofisica. Ed è stata definita la “signora delle stelle” perché ha dedicato la sua vita allo studio del cielo, alle stelle. E una piccola curiosità: la signora Hack è nata a Firenze nel 1922 in una via speciale… in Via… Centostelle.
18:06
::
Flickr image by Festival della Scienza 
Alt:

18:35
::
Sara: No, davvero? Via Centostelle! Cioè io la trovo una cosa splendida che significa proprio che il suo destino era… scritto nelle stelle!
18:46
::
Gianlu: Eh sì! Era proprio destino che diventasse astrofisica. Pensa che è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia e poi per anni ha fatto la professoressa di astronomia in un’altra importante università italiana. Insomma, una grande scienziata e anche accademica. A proposito, non so voi, ma io in fisica e in generale in scienze naturali a scuola ero pessimo. E voi? Eravate brave in queste materie scientifiche?
19:26
::
Leslie: No, ero scarsa anch'io! La matematica non mi è mai piaciuta, però sulle teme come astronomia, vulcanologia, o geologia, avrei voluto essere brava, ma purtroppo non è mai successo…
19:40
::
Sara: Guarda, ti capisco, anche io messa malissimo… In matematica più o meno, me la cavavo fino in quarta superiore, ma poi… fine! E invece di astrofisica non ci ho proprio mai capito niente… Comunque, Gianlu, perché ci stai chiedendo?
19:55
::
Gianlu: Beh, perché pensavo a Margherita Hack e pensavo che mi sarebbe piaciuto avere lei come insegnante, come insegnante di fisica o di scienze naturali. Ho visto alcune sue interviste e riusciva a spiegare fenomeni complicatissimi in modo molto semplice. E infatti, in Italia lei ha contribuito molto alla divulgazione scientifica.
20:23
::
Sara: Sì, quello è vero. Poi in generale è stato proprio una mente brillante. Lei era molto carismatica e poi era anche conosciuta per il suo impegno politico e sociale.
20:36
::
Gianlu: Vero! Rimanendo sempre in ambito scientifico, c’è un’altra figura che, proprio come Margherita Hack, è simbolo della ricerca e della passione per il proprio lavoro. Una donna che ha dedicato buona parte della sua vita… alla medicina.
20:56
::
Sara: Oh, finalmente. Io davvero non capivo perchè non l’avessimo ancora nominata. Si tratta sicuramente di Rita Levi Montalcini.
21:03
::
Wikimedia by audrey_sel 
Alt:

21:05
::
Gianlu: Esatto, proprio lei.
21:07
::
Leslie: Conosco il nome, ma non mi viene in mente chi è…
21:09
::
Sara: Ma, allora, Rita Levi Montalcini, famosissima, è stata una grande neurobiologa e si è occupata fondamentalmente dello studio del cervello e del sistema nervoso. E appunto ha fatto grandi scoperte in questo campo e per questo ha ricevuto il Premio Nobel per la medicina, appunto, negli anni '80.
21:34
::
Gianlu: Anche Rita Levi Montalcini, proprio come Margherita Hack, non ha passato tutta la vita solo in laboratorio, ma anche lei si è impegnata molto nel sociale, è stata per esempio anche senatrice a vita…
21:48
::
Leslie: Una senatrice è un membro del Senato, giusto?
21:51
::
Gianlu: Del Senato.
21:52
::
Leslie: Del Senato.
21:53
::
Gianlu: Sì, esatto.
21:54
::
Leslie: E senatrice a vita quindi significa che è per sempre, che non si può rimuovere?
22:00
::
Gianlu: Esatto, significa che è senatrice per tutta la vita. E pensa che in Italia anche delle persone che sono state importanti per l’Italia, che hanno fatto qualcosa di importante per il paese possono diventare “senatrici” o “senatori a vita”.
22:21
::
Leslie: Dunque, Rita Levi Montalcini ha ricevuto questo titolo proprio per i suoi meriti in campo scientifico e sociale non per la politica.
22:30
::
Gianlu: Esatto, non per il suo impegno in politica, ma per il suo impegno in ambito scientifico e sociale… Ma non solo. Rita Levi Montalcini è anche famosa per le sue citazioni brillanti, che sono delle vere e proprie perle di saggezza. E vorrei fartene ascoltare una. Sentiamo.
22:57
::
RLM: Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
23:15
::
Leslie: Ma che grande parole! Questa citazione me la ricorderò… ed è proprio interessante, dato che ha studiato il cervello.
23:29
::
Gianlu: Ma veniamo ad un’altra protagonista indiscussa nella storia italiana. E secondo me, Leslie la conosce. Tu, Sara, sicuramente sì. Vediamo se indovinate.
23:43
::
Sara: Vabbè, diciamo che ci metti un po’ sotto pressione! Comunque… È una donna del presente o del passato?
23:50
::
Gianlu: È una donna del passato.
23:53
::
Sara: Ok…
23:54
::
Leslie: Faceva l’attrice forse?
23:56
::
Gianlu: No.
23:57
::
Leslie: Oppure una sportiva?
23:59
::
Gianlu: No.
24:00
::
Sara: Dai, caspita, dacci un altro indizio!
24:02
::
Gianlu: Ok, vi do un indizio ma vi aiuta tantissimo. Ha inventato un sistema educativo.
24:10
::
Sara: Ok, mi sa che ho capito.
24:14
::
Leslie: E tu pensi, Gianlu, che lo so? Per adesso non mi viene…
24:18
::
Sara: Ci provo, allora è Maria Montessori…
24:20
::
 Wikipedia, Nationaal Archief 119-0489 

Alt:

24:21
::
Gianlu: Esatto!
24:22
::
Leslie: Ah, ok, Maria Montessori!
24:24
::
Sara: Sì, è lei che infatti ha inventato il metodo Montessori, ed è così che ho capito cosa diceva Gianlu, e appunto, Maria Montessori ha proprio rivoluzionato con il suo metodo la pedagogia e l’educazione dei bambini. E la cosa più incredibile, secondo me, è che si parla addirittura degli inizi del Novecento, non ieri.
24:47
::
Gianlu: Esatto. È stata una vera e propria rivoluzione nell’educazione. E il suo metodo oggi è praticato in tantissime scuole. Ma sentiamo l’intervista a Cristina, che da qualche anno insegna proprio in una scuola Montessori.
25:09
::
Allora, ho deciso di lavorare con il metodo Montessori perché rispetta la personalità del bambino, infatti la pedagogia Montessori si basa sulla scelta libera del lavoro e sul rispetto dello sviluppo naturale del bambino. Le classi Montessori mescolano età diverse: nella mia ci sono alunni di quarta, quinta e sesta classe, che interagiscono tra di loro. Non esiste l’orario diviso per materie e i materiali non sono giochi, ma strumenti per imparare.
25:45
::
Io credo molto nel metodo Montessori, perché è creativo e flessibile, ma richiede anche molto impegno e studio da parte dell’insegnante. Beh, ecco forse un pregiudizio delle scuole Montessori è la libertà e la… ”mancanza di regole”. Ma realtà non è così: i bambini non fanno quello che vogliono. Maria Montessori parla sì di libertà, ma anche di disciplina.
26:19
::
Gianlu: Allora, Leslie, che cosa hai capito del metodo Montessori?
26:23
::
Leslie: Dunque, il metodo Montessori si basa su una pedagogia che rispetta la personalità del bambino, dove i giochi sono i strumenti per imparare, e i bambini di diverse età interagiscono tra di loro anche.
26:39
::
Gianlu: Esatto… Perfetto, quindi i giochi sono degli strumenti per imparare. E... perché Cristina crede fortemente in questo metodo... nel metodo Montessori?
26:54
::
Leslie: Crede in questo perché è più creativo e anche lascia più di libertà al bambino, però… nello stesso tempo anche imparano la disciplina. Però ci sono anche dei pregiudizi nei confronti di questo metodo. Mi pare. Per esempio che non ci sono abbastanza regole e che i bambini fanno quello che vogliono. Ma è solo un pregiudizio, penso.
27:20
::
Sara: Sì, anche secondo me è un pregiudizio. Comunque, paradossalmente il metodo Montessori ha avuto più successo all’estero che in Italia, infatti per esempio qui in Germania le scuole Montessori sono molto conosciute. In Italia, diciamo che magari che sono conosciute, ma sono poche.
27:39
::
Gianlu: Anche se l'Italia è la patria di Maria Montessori,
27:43
::
Sara: Esatto, esatto, secondo me, è un paradosso.
27:54
::
Gianlu: Allora, Leslie, conosci il podcast e sicuramente sai che momento è questo, no?
28:01
::
Leslie: È il momento del quiz?
28:03
::
Gianlu: Esatto. E allora iniziamo…
28:11
::
Gianlu: Allora, Leslie, veniamo alla prima domanda. Che ruolo avevano le partigiane durante la guerra?
28:24
::
Leslie: Hanno avuto un ruolo molto molto importante, hanno fatto quasi tutto come gli uomini, però una cosa che mi ricordo è che hanno fatto la staffetta.
28:34
::
Gianlu: Hmm…e che cos’è?
28:36
::
Leslie: Hanno portato informazione tra i partigiani e tra i partigiani e loro famiglie, per esempio.
28:47
::
Gianlu: Benissimo, perfetto. Una spiegazione esaustiva e perfetta. Molto bene. E passiamo alla prossima domanda. Chi erano Rita Levi Montalcini e Margherita Hack?
29:07
::
Leslie: Sono state due donne molto famose nel campo scientifico. Rita Levi Montalcini nel campo medicino… della medicina… anche ha ricevuto il preso Nobel…
29:25
::
Gianlu: Il premio Nobel.
29:26
::
Leslie: Premio Nobel, sì. Ha studiato il cervello. E Margherita Hack era la donna delle stelle.
29:36
::
Gianlu: Esatto! La signora delle stelle!
29:39
::
Leslie: Esattamente, sì. Lei era un’astrofisica, anche molto importante.
29:46
::
Gianlu: Wow, risposta corretta. Molto bene! Fantastico! E veniamo ora ad un’altra domanda… che non è una domanda.
29:55
::
Leslie: Ahaha…
29:56
::
Gianlu: Puoi nominare due almeno due donne importanti nella letteratura italiana.
30:08
::
Leslie: Allora, abbiamo parlato de Natalia Ginzburg e anche di Elsa Morante.
30:16
::
Gianlu: Molto bene. Perfetto! Ultima domanda. Semplicissima.
30:22
::
Leslie: Ok…
30:23
::
Gianlu: Perché Maria Montessori è stata importante?
30:31
::
Leslie: È stata importante perché ha inventato una pedagogia, una nuova pedagogia che si chiama il Metodo Montessori… come lei.
30:47
::
Gianlu: Esatto. Perfetto. Molto bene. Beh, direi che insomma sei stata bravissima e hai risposto correttamente a tutte le domande. Complimenti!
30:58
::
Leslie: Yoo-hoo!
31:00
::
Gianlu: Leslie, è stato veramente un piacere averti qui con noi.
31:03
::
Leslie: Anche per me.
31:04
::
Gianlu: Io spero che tu ti sia divertita.
31:06
::
Leslie: Molto, moltissimo, sì!
31:08
::
Gianlu: E spero che tu abbia scoperto nuove cose e nuove informazioni sulle donne italiane.
31:16
::
Leslie: Tantissime cose, sì! Grazie per questo!
31:19
::
Gianlu: Grazie a te e torna presto a trovarci!
31:22
::
Leslie: Sì! Ci vediamo presto! Ciao!
31:25
::
Gianlu: Ciao!
31:26
::
Gianlu: Sara, grazie mille di essere stata qui con noi. Come sempre, è stato un… un vero piacere averti qui e spero di rivederti presto!
31:36
::
Sara: Grazie mille a te, Gianlu! E grazie a Leslie. Davvero è stato un bellissimo piacere stare qui in studio con voi.
31:44
::
Gianlu: Bene, per oggi è tutto. E vi ricordo che, se volete, potete mandarci i vostri commenti o le vostre richieste all'indirizzo e-mail podcasting@babbel.com. Ci vediamo presto! Alla prossima!
 
------------------------- 
l’eccellenza
la musa
il/la Presidente della Camera
il diritto distruzione
il diritto di voto 
il partigiano
la partigiana
il fascismo
la resistenza 
l’occupazione
la propaganda
la staffetta
il suffragio universale
la Seconda Guerra Mondiale
l’emancipazione femminile
la carica
il ministro 
la ministra 
la Camera dei Deputati 
il Senato 
la legge
la magistrata 
il magistrato 
la polemica
l’avvocato/a
il/la sindaco/a
l’ingegnere
l’ingegnera
l’infermiere
l’infermiera
la professione
la scrittrice
la pittrice
la lotta femminista
il talento 
la determinazione 
il Premio Nobel
il romanzo 
l’astronauta
l’astrofisica
l’osservatorio astronomico
la divulgazione
il cervello
il sistema nervoso
la senatrice 
il senatore
l’attrice
rivoluzionare
il metodo
la personalità
la pedagogia
interagire
End
Scopri con Leslie, Sara e Gianluca alcune donne italiane famose. Chi erano le staffette? Perché Margherita Hack è chiamata “la signora delle stelle”? Quale donna italiana ha vinto il Premio Nobel per la medicina? E che cosa ha sviluppato Maria Montessori? Questo e molto altro ancora in una puntata… tutta al femminile!