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Michele: Sono di Napoli, una città dove realtà e fantasia, ricchezza e miseria, paradiso e inferno convivono e hanno bisogno l'uno dell'altro. Napoli si ama proprio per le sue contraddizioni.
00:28
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Karina: Eine Stadt zwischen Realität und Fantasie. Das ist Neapel. Ich kann es kaum erwarten, Michele zu treffen, und den Mysterien dieser Stadt auf den Grund zu gehen.
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Ciao und willkommen zu Italien in petto!
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Ich bin Karina, deine virtuelle Reiseleiterin hier bei Babbel.
00:55
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Begleite mich auf eine Reise durch “Bella Italia”! Historische Monumente, mediterrane Landschaften und einzigartige Traditionen warten darauf, entdeckt zu werden. Wir treffen wahre Italienerinnen und Italiener, die uns einen Einblick in ihre Heimatstädte geben – natürlich auf Italienisch!
01:16
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Keine Sorge – ich helfe dir mit ein paar sprachlichen Hinweisen. Und den Link zur Mitschrift findest du auf babbel.com/podcasts.
01:30
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Gleich treffe ich mich mit Michele in der Bar Centrale. Dort tritt er regelmäßig mit seiner Band auf, aber heute trinken wir ganz entspannt ein Glas Wein zusammen. So kann ich ihn ein bisschen über seine Heimatstadt Neapel ausfragen.
01:50
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Michele, bist du in Neapel aufgewachsen?
01:53
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Michele: Sì, io sono cresciuto in un quartiere di Napoli chiamato Fuorigrotta, famoso perché qui c’è lo stadio Diego Armando Maradona. Come tutti i napoletani, sono un appassionato di calcio e un grande tifoso del Napoli.
02:11
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Devi sapere che a Napoli il calcio è come una religione. La passione dei napoletani per il proprio club è unica e lo Stadio Diego Armando Maradona è sempre pieno di gente.
02:28
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Sicuramente conosci il calciatore Diego Armando Maradona… Ecco, lui qui è considerato il simbolo di questo sport.
02:44
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Quando sei a Napoli puoi vedere foto di Maradona ovunque e ci sono anche due grandissimi murales. Insomma, in tutta la città si respira l’amore per questo calciatore.
03:01
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Karina: Michele ist in dem Viertel Fuorigrotta aufgewachsen. Diese Gegend ist für das Fußballstadion Diego Armando Maradona bekannt. Wie viele Neapolitanerinnen und Neapolitaner ist auch Michele ein leidenschaftlicher tifoso del Napoli – ein Napoli-Fan.
03:20
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Und wenn du Maradona kennst, hast du bestimmt schon erahnt, was das Wort calciatore bedeutet. Genau, Fußballspieler. In der Stadt kannst du wahrhaftig die Liebe für ihn spüren: Si respira l’amore per questo calciatore.
03:38
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Überdimensionale Graffitis von ihm prangen dort auf zwei riesigen Wänden. Graffitis geben den Vierteln immer einen ganz eigenen Charme.
03:52
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Michele: Se ti piacciono i graffiti, Napoli è la città perfetta per te! A Napoli la street art è importante quanto gli edifici storici: camminando trovi stencils e murales originali realizzati da street artist locali e internazionali quasi a ogni angolo!
04:16
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A Napoli antico e moderno si mescolano. In particolare, ti consiglio di andare a vedere i murales di Jorit, Jorit Agoch. Tra le altre opere, Jorit ha creato anche il murales di Pino Daniele, un cantante icona della città.
04:40
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Ehm, “Un angelo vero” è una delle mie canzoni preferite e fa più o meno così: "ma è la mia città, tra l’inferno e il cielo"… Parla proprio di Napoli.
04:58
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Ma tornando alla street art, lo sapevi che a Napoli c'è anche l’unica opera certa di Banksy in Italia? È "la Madonna con pistola".
05:08
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Antoine Pitrou (FAL or FAL), via Wikimedia Commons

Alt:

05:10
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Karina: Hast du schon mal von Banksy gehört? Dieser anonyme Künstler sprüht sozialkritische Graffitis an die Wände. In Napoli befindet sich wohl das einzige Werk in Italien, das wirklich von ihm stammt. Das Graffiti zeigt die heilige Madonna mit einer Pistole. Aber die Interpretation überlasse ich dir …
05:33
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Wie du siehst, Napoli ist nicht nur für seine historischen Gebäude, sondern auch für seine Street Art bekannt. Es ist eine Stadt der Gegensätze. A Napoli, antico e moderno si mescolano. Micheles Tipp: die Graffitis des Künstlers Jorit Agoch - er hat zum Beispiel den berühmten Sänger Pino Daniele gemalt.
05:57
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Danke, Michele, dass du deine canzone preferita mit mir geteilt hast. Dein Lieblingslied gefällt mir sehr. Und was ist dein Lieblingsort in Neapel?
06:10
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Michele: Il mio posto preferito è Monte Echia, una piccola “montagna” dove, secondo la tradizione, i greci hanno fondato la prima colonia.
06:21
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Dal Monte Echia puoi vedere tutta la città e il golfo di Napoli. Il panorama è fantastico! E poi un mio consiglio spassionato è Villa Ebe, un affascinante castello in stile neogotico di Lamont Young.
06:32
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CityClassderivative work: Hic et nunc, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Alt:

06:39
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Oggi Villa Ebe è un castello abbandonato e proprio per questo è un posto magico e suggestivo, soprattutto la sera.
06:51
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Secondo leggende metropolitane, alcune notti si vede in giro lo spirito dell'architetto Lamont Young, morto proprio qui, suicida.
07:03
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Karina: Micheles Lieblingsort ist Monte Echia. Von hier oben hast du eine fantastische Aussicht auf die Stadt und auf den Golf von Neapel! Dieser Hügel ist auch geschichtlich sehr interessant, denn an diesem Ort wurde die erste griechische Kolonie gegründet!
07:22
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Außerdem findest du hier die Villa Ebe, ein castello abbandonato, eine verlassene Burg. Dieses Anwesen ist magico e suggestivo, magisch und eindrucksvoll … und auch etwas gruselig, denn dort hat sein Architekt Lamont Young Suizid begangen. Der Legende nach spukt dort sein Geist noch heute weiter … Senti, Michele, bist du denn auch abergläubisch?
07:53
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Michele: A Napoli diciamo "Non è vero, ma ci credo!". Cioè, anche se non sono superstizioso, ci sono cose che faccio per rispetto delle tradizioni.
08:06
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Per esempio, in Via dei Tribunali c’è una chiesa con un nome lunghissimo: Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
08:20
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Insomma, quando passo lì davanti, accarezzo sempre le due “cape ‘e morte”. Eh, non sai cosa sono, vero? E infatti è un’espressione napoletana!
08:34
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Le “cape ‘e morte” sono delle teste dei morti, o meglio, i teschi che trovi in alcune chiese. È una tradizione nata nel Barocco per aiutare i morti ad arrivare in paradiso.
08:40
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IlSistemone, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons 
Alt:

08:50
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In questa chiesa, che noi napoletani chiamiamo semplicemente “chiesa de cape ‘e morte” trovi appunto molti teschi.
09:00
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Ecco, quando passi di lì, devi accarezzare le “cape ‘e morte” perché porta fortuna! Come vedi, a Napoli la superstizione e la morte sono una cosa seria.
09:16
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Karina: Die Totenköpfe accarezzare, also streicheln? Naja, wenn’s Glück bringt … In Neapel findest du in einigen Kirchen teschi, also Schädel. Das geht auf eine alte Tradition aus dem 16. Jahrhundert zurück. Wie du vielleicht schon bemerkt hast: Aberglaube und Tod sind eine ernste Sache in Neapel - la superstizione e la morte sono una cosa seria. In der Barockzeit sollte die Tradition der Totenköpfe die Verstorbenen vor der Unterwelt bewahren und ihnen dabei helfen, ins himmlische Paradies überzutreten. A propos Himmel … gibt es nicht in Neapel eine ganz besondere U-Bahn-Station?
10:03
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Michele: Sì, esatto. La stazione della metro Toledo è fantastica: sembra un cielo stellato. È sicuramente una delle stazioni più belle d’Europa! Ha anche vinto moltissimi premi.
10:11
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Enzo Rippa, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons 
Alt:

10:22
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A Napoli prendere la metropolitana effettivamente è come visitare un museo sotterraneo! Durante i lavori sono stati trovati tanti resti archeologici.
10:36
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Per esempio nella stazione Museo puoi trovare diversi reperti e altre stazioni contengono diverse opere di arte contemporanea. Insomma, anche andare al lavoro a Napoli diventa un’occasione per incontrare l’arte.
10:58
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Karina: Mit der Metro zu fahren ist wie ein museo sotterraneo, ein unterirdisches Museum, zu besichtigen. Du findest archäologische Überreste neben moderner Kunst! Wie zum Beispiel in der wunderschönen Metrostation Toledo. Hier treffen sich Himmel und Erde, denn die Decke sieht aus wie ein Sternenhimmel: sembra un cielo stellato!
11:24
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Michele: Ma a Napoli esiste un’altra città parallela. È la Napoli sotterranea, con una rete di tunnel, cisterne e caverne sotto terra.
11:42
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In passato i napoletani hanno usato questi tunnel in modi molti diversi, come bunker o catacombe. E oggi alcune di queste vie sotterranee sono aperte ai turisti.
11:56
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C’è anche un bellissimo teatro, il Teatro di Nerone. Pensa, per visitarlo devi entrare in una casa privata!
12:07
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Karina: Wow, in Napoli gibt es also eine Parallelwelt … unter der Erde! Im Napoli sotterranea findest du ganze tunnel, cisterne e caverne … Früher wurden sie als Bunker, Katakomben und sogar Theater benutzt! Das klingt wirklich sehr spannend. Doch bei gutem Wetter bin ich eigentlich lieber draußen. Hast du dafür auch ein paar Tipps für mich?
12:33
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Michele: Per vivere Napoli bisogna passeggiare per Spaccanapoli: è una lunga strada che divide la città in due.
12:45
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Rappresenta uno dei luoghi caratteristici, dove si incontrano storia, tradizione, arte e cultura napoletana. Qui puoi ammirare palazzi antichi, chiese, monumenti e musei.
13:00
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A proposito, anche se non ti piace visitare i musei, la Cappella San Severo è da vedere. Ospita capolavori dell’arte italiana, come il "Cristo velato", una delle sculture più impressionanti del barocco.
13:13
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David Sivyer from United Kingdom, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons 
Alt:

13:20
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Karina: Super, die Cappella Sansevero kommt also auch auf meine Liste der Orte, die ich in Napoli unbedingt besuchen möchte. Hier kann ich die Kunst des Barock bewundern, wie zum Beispiel die Skulptur des Cristo velato in der Cappella Sansevero. Diese Kapelle befindet sich auf einer sehr bekannten Straße, der Spaccanapoli! Diese lange Straße teilt die Stadt in zwei und du findest hier Geschichte, Tradition, Kunst und Kultur – storia, tradizione, arte e cultura napoletana.
13:58
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Michele: A me piace andare a Spaccanapoli perché è come fare un viaggio nella società napoletana. È un’esperienza di suoni, odori e colori.
14:13
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Ci sono negozi tipici, pizzerie famose e c’è anche una parte con tante librerie che ti consiglio di visitare. A Spaccanapoli le famiglie vivono nei palazzi storici e i napoletani sfrecciano sui loro motorini.
14:35
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Se sei un turista, di sicuro incontrerai gente che vuole venderti qualcosa; ma questo fa parte del folklore della città e del carattere della sua gente.
14:50
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Come diciamo a Napoli, un napoletano sa vendere un frigo anche al Polo Nord!
14:58
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Karina: Aha … so ist das also … un napoletano sa vendere un frigo al Polo Nord! Ein Napoletano kann sogar am Nordpol einen Kühlschrank verkaufen! Die Napoletani sind also ausgezeichnete Verkaufstalente! Vor allem wirst du sie auf der Hauptstraße Spaccanapoli antreffen. Dort entlang zu spazieren ist un viaggio nella società napoletana – eine Reise in die neapolitanische Gesellschaft.
15:31
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Suoni, odori e colori – es ist ein wahres Erlebnis für die Sinne. Die bunten Fassaden der Buchläden und der Duft von frisch gebackener Pizza mischen sich mit dem Lärm der Motorräder, auf denen die Napoletani durch die Stadt rasen: sfrecciano sui loro motorini. Motorini, Legenden, die unterirdische Stadt … gibt es noch etwas, wofür Neapel steht?
16:00
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Michele: Beh possiamo dire che Napoli è anche presepe. Sai che cos’è il presepe? È la rappresentazione della nascita di Gesù in miniatura.
16:17
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A Napoli la tradizione del presepe è unica nel suo genere e si tramanda di generazione in generazione. Pensa che nel centro storico c’è una strada, Via San Gregorio Armeno, dove è Natale tutto l’anno.
16:31
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Luca Aless, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons 
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16:36
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Qui puoi osservare i maestri di bottega mentre creano le statuine famose in tutto il mondo. A volte, i maestri realizzano anche le statuine di personaggi famosi.
16:47
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16:50
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Ci sono cantanti, politici e persino il Papa in versione “presepe”. Ma è una strategia per attirare la televisione e fare pubblicità. Insomma, artigianato tradizionale, ma anche un po’ di kitsch!
17:10
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Karina: Weihnachten das ganze Jahr lang?! Im ersten Moment klingt das vielleicht kitschig, aber die presepe, die Weihnachtskrippe, ist eine einzigartige Tradition in Neapel. In der Via San Gregorio Armeno kreieren die Krippenmeister Figuren, also statuine, die in der ganzen Welt bekannt sind. Diese Tradition wird von Generation zu Generation weitergegeben: la tradizione si tramanda di generazione in generazione. Aber die Figuren bekommen heutzutage noch einen ganz eigenen Touch – manchmal werden z.B. berühmte Persönlichkeiten nachgestellt: traditionelle Handarbeit, aber auch ein bisschen Kitsch!
17:56
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Allora, Michele, wenn du jetzt ein Symbol wählen müsstest: was repräsentiert Neapel am besten?
18:04
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Michele: Forse il simbolo più famoso è il Vesuvio, il bellissimo vulcano che domina tutto il golfo.
18:09
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Public Domain, Wikimedia Commons 
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18:15
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Il Vesuvio è ancora attivo ed è ancora pericolosissimo. Ma noi napoletani lo vediamo come un gigante buono: ci piace pensare che ci difenda.
18:32
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Mia nonna lo chiamava “‘a Muntagna bell”, la montagna bella, ed è sempre presente, anche nella vita quotidiana.
18:43
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Lo usiamo anche per orientarci, ci mette serenità. Quando torno a Napoli e vedo il Vesuvio, mi sento a casa e mi si riempie il cuore.
19:00
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Allora, nennè, ci prendiamo un limoncello spritz per concludere la serata?
19:05
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Karina: Certo, limoncello spritz klingt wunderbar! Und während wir auf den Limoncello warten, erzählt Michele mir noch mehr über seine Heimatstadt … Vesuvio heißt der bekannte Vulkan in Neapel – und er ist noch aktiv! Deshalb ist er nicht nur wunderschön, sondern auch pericolosissimo, sehr gefährlich! Für die Napoletani ist diese Muntagna, dieser riesige Berg, beinahe lebendig. Michele personifiziert ihn als gigante buono, den guten Riesen. Der Vulkan dient also nicht nur als Orientierungspunkt, er hat auch einen hohen emotionalen Wert. Beim Anblick des Vesuvio fühlt Michele sich zuhause. Er schwärmt: mi si riempie il cuore… Ach, wenn er so über seine Heimat Neapel spricht, geht auch mein Herz auf.
20:02
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Wow, danke für diesen Einblick in deine Heimatstadt, Michele! Und damit: ein Prost auf Neapel und auf unsere Freundschaft!
20:15
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Neapel scheint wirklich ein magischer Ort zu sein! Packende Legenden, eine ganzjährige Weihnachtstradition und ein aktiver Vulkan … Napoli steht jetzt auf jeden Fall auf meiner Reiseliste!
20:30
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Zum Abschluss noch ein Sprachlerntipp: Hör dir die Episode ein weiteres Mal an. Du wirst überrascht sein, wieviel du beim zweiten Hören verstehen kannst!
20:41
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Wir freuen uns auch sehr über dein Feedback zu unserem Podcast! Schreib uns an podcasting@babbel.com oder hinterlasse einen Kommentar in deiner Podcast-App. Vielen Dank fürs Zuhören und
20:54
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a presto!

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Hier findest du wichtige Wörter und nützliche Ausdrücke. Wir haben die Substantive in der Einzahl und mit dem entsprechenden Artikel angegeben, damit du sie auch in anderen Kontexten benutzen kannst.


lo stadio: das Stadion
il tifoso: der Fan
il calcio è come una religione: das Fußballspielen ist wie eine Religion
il calciatore: der Fußballspieler
si respira l’amore per questo calciatore: du spürst (wörtl. man spürt) die Liebe zu diesem Fußballspieler.
a Napoli antico e moderno si mescolano: in Neapel vermischen sich das Antike und das Moderne
la canzone preferita: das Lieblingslied
il castello: die Burg
abbandonato: verlassen (Adjektiv)
il castello abbandonato: die verlassene Burg
magico: magisch
suggestivo: eindrucksvoll
lo spirito: der Geist
il teschio: der Schädel
sembra un cielo stellato: es sieht aus wie ein Sternenhimmel
il museo: das Museum
sotterraneo: unterirdisch
è la Napoli sotterranea: im unterirdischen Neapel
il tunnel: der Tunnel
la cisterna: die Zisterne
la caverna: die Höhle
sotto terra: unter der Erde
la storia: die Geschichte
la tradizione: die Tradition
l’arte: die Kunst
la cultura napoletana: die neapolitanische Kultur
un napoletano sa vendere un frigo al Polo Nord: eine Neapolitaner:in kann sogar einen Kühlschrank am Nordpol verkaufen
un viaggio nella società napoletana: eine Reise in die neapolitanische Gesellschaft
sfrecciano sui loro motorini: auf den Motorrädern rasen
il presepe: die Krippe
si tramanda di generazione in generazione: es wird von Generation zu Generation weitergegeben
la statuina:
die kleine Figur
pericolosissimo: sehr gefährlich
il gigante buono: der gute Riese
mi si riempie il cuore: es erfüllt mein Herz
End
Michele erzählt Karina bei einem Glas Wein von den Gegensätzen seiner Stadt Neapel. Hier findest du moderne U-Bahn-Stationen neben archäologischen Überresten, eine Menge Street Art und historische Monumente. Mit Michele schauen wir in den neapolitanischen Alltag, wir besichtigen das Napoli sotterranea, das unterirdische Neapel und entdecken die Mysterien dieser Stadt. Was sind die “cape ‘e morte” und was muss man tun, dass sie Glück bringen? Warum gilt der Vesuv als der gute Riese? Und wo spukt der Geist eines Architekten? Oh ja, in dieser Episode wird es sogar spuken!